Ricurvo per gli anni

Ricurvo per gli anni che passarono sul tergo pesanti e densi, m’indusse per la sua passione a coltivar la mia, maestro di altre epoche dalla fatigata mano. Un’aura cingeva la sua figura e vagava fra persone amiche, dal Bar Manoni a Memè, di lì errava ogni giorno, per tutti gli anni, quasi. Tanto scrisse fogli che postumi vedran la gloria, ed eterni come questo vivranno; scrisse di noi, di lei, di loro; disse di Jesi, parlò di Piacenza; raccontò del Passato e dell’Avvenire nell’attesa esausta dell’animo gualcito. Da lui appresi cose grandi per cui cospira il cosmo, e ascoltai ove risiedono le Melodie dell’Anima.

Ombriano, Crema

7 aprile 2007

A Gino Bricchetti, poeta oramai jesino che ci lasciò ieri ai nostri fardelli. Scritto nella triste occasione della scomparsa di colui che mi fece da lume nell’arte della poesia, e che compose versi forieri di luce in una bieca esistenza. Grazie Gino, a presto.

Ombriano, Crema

7 aprile 2007

Ricurvo per gli anni

Ricurvo per gli anni che passarono sul tergo pesanti e densi, m’indusse per la sua passione a coltivar la mia, maestro di altre epoche dalla fatigata mano. Un’aura cingeva la sua figura e vagava fra persone amiche, dal Bar Manoni a Memè, di lì errava ogni giorno, per tutti gli anni, quasi. Tanto scrisse fogli che postumi vedran la gloria, ed eterni come questo vivranno; scrisse di noi, di lei, di loro; disse di Jesi, parlò di Piacenza; raccontò del Passato e dell’Avvenire nell’attesa esausta dell’animo gualcito. Da lui appresi cose grandi per cui cospira il cosmo, e ascoltai ove risiedono le Melodie dell’Anima.

A Gino Bricchetti, poeta oramai jesino che ci lasciò ieri ai nostri fardelli. Scritto nella triste occasione della scomparsa di colui che mi fece da lume nell’arte della poesia, e che compose versi forieri di luce in una bieca esistenza. Grazie Gino, a presto.

Ricurvo per gli anni

Ricurvo per gli anni che passarono sul tergo pesanti e densi, m’indusse per la sua passione a coltivar la mia, maestro di altre epoche dalla fatigata mano. Un’aura cingeva la sua figura e vagava fra persone amiche, dal Bar Manoni a Memè, di lì errava ogni giorno, per tutti gli anni, quasi. Tanto scrisse fogli che postumi vedran la gloria, ed eterni come questo vivranno; scrisse di noi, di lei, di loro; disse di Jesi, parlò di Piacenza; raccontò del Passato e dell’Avvenire nell’attesa esausta dell’animo gualcito. Da lui appresi cose grandi per cui cospira il cosmo, e ascoltai ove risiedono le Melodie dell’Anima.

Ombriano, Crema

7 aprile 2007

A Gino Bricchetti, poeta oramai jesino che ci lasciò ieri ai nostri fardelli. Scritto nella triste occasione della scomparsa di colui che mi fece da lume nell’arte della poesia, e che compose versi forieri di luce in una bieca esistenza. Grazie Gino, a presto.

Ombriano, Crema

7 aprile 2007

Ricurvo per gli anni

Ricurvo per gli anni che passarono sul tergo pesanti e densi, m’indusse per la sua passione a coltivar la mia, maestro di altre epoche dalla fatigata mano. Un’aura cingeva la sua figura e vagava fra persone amiche, dal Bar Manoni a Memè, di lì errava ogni giorno, per tutti gli anni, quasi. Tanto scrisse fogli che postumi vedran la gloria, ed eterni come questo vivranno; scrisse di noi, di lei, di loro; disse di Jesi, parlò di Piacenza; raccontò del Passato e dell’Avvenire nell’attesa esausta dell’animo gualcito. Da lui appresi cose grandi per cui cospira il cosmo, e ascoltai ove risiedono le Melodie dell’Anima.

A Gino Bricchetti, poeta oramai jesino che ci lasciò ieri ai nostri fardelli. Scritto nella triste occasione della scomparsa di colui che mi fece da lume nell’arte della poesia, e che compose versi forieri di luce in una bieca esistenza. Grazie Gino, a presto.

Ombriano, Crema

7 aprile 2007

Ricurvo per gli anni

Ricurvo per gli anni che passarono sul tergo pesanti e densi, m’indusse per la sua passione a coltivar la mia, maestro di altre epoche dalla fatigata mano. Un’aura cingeva la sua figura e vagava fra persone amiche, dal Bar Manoni a Memè, di lì errava ogni giorno, per tutti gli anni, quasi. Tanto scrisse fogli che postumi vedran la gloria, ed eterni come questo vivranno; scrisse di noi, di lei, di loro; disse di Jesi, parlò di Piacenza; raccontò del Passato e dell’Avvenire nell’attesa esausta dell’animo gualcito. Da lui appresi cose grandi per cui cospira il cosmo, e ascoltai ove risiedono le Melodie dell’Anima.

A Gino Bricchetti, poeta oramai jesino che ci lasciò ieri ai nostri fardelli. Scritto nella triste occasione della scomparsa di colui che mi fece da lume nell’arte della poesia, e che compose versi forieri di luce in una bieca esistenza. Grazie Gino, a presto.

seguimi / contattami

© 2023 Michele Pastore. All rights reserved.

seguimi / contattami

© 2023 Michele Pastore. All rights reserved.

seguimi / contattami

© 2023 Michele Pastore. All rights reserved.

seguimi / contattami

© 2023 Michele Pastore. All rights reserved.

seguimi / contattami

© 2023 Michele Pastore. All rights reserved.